NUOVO PROGETTO DI RECUPERO DELLA COSTA SUD
Nei primi di giugno , al Grand Hotel delle Palme, è stato presentato dall’associazione Balad, un progetto per la riqualificazione di un tratto della Costa Sud, di circa 2 chilometri, precisamente quella che va dalla foce del fiume Oreto al vecchio pontile abbandonato di via Messina Marine. L’iniziativa è stata promossa da Federalberghi Palermo e Confcommercio , alla presenza del sindaco Leoluca Orlando
Gli architetti i promotori dell’iniziativa sono stati Sebastiano Provenzano, Marco Alesi, Cristina Calì, Alberto Cusumano e Niuta Garretto.
Di cosa si tratta
I progetto presentato è quello di un parco costiero suddiviso in aree pubbliche e private attrezzate, una passeggiata con piste ciclabili, il ritorno dei vecchi chalet sul mare, una rambla pedonale verso il mare , attrezzature sportive e persino una ruota panoramica.
Sono previsti anche locali con vista sul mare allestiti dentro strutture precarie removibili e una vera e propria piazza aperta anche alle piccole attività commerciali.
“La Costa Sud di Palermo è il paradigma del potenziale inespresso della città – spiegano -. Il Piano di utilizzo del Demanio marittimo, in corso di approvazione, può rappresentare una grande opportunità per ricondurre in questa parte di Palermo economia ed investimenti “. “Appare però necessario dare al piano una dimensione di disegno più organico, più uniforme, più leggibile .Un programma adatto ad attrarre investitori a credere nella remunerabilità dei loro investimenti “
Il sindaco Orlando ha dichiarato “stiamo mettendo in sicurezza il mare di via Messina Marine: entro dicembre avremo completamente balneabile la Costa Sud, ben 7 km di costa per il quale abbiamo approvato il Pudm (Piano di utilizzo del Demanio marittimo, ndr), prevedendo che 4,4 km saranno concessi ai privati con benefici e investimenti di lavoro».
P.S. E’ certamente un progetto interessante ma non vorremmo che alla fine faccia la fine del “famoso acquario” o del porticciolo turistico di Sant’Erasmo. Purtroppo di progetti per il recupero della Costa sud c’è ne sono tanti, però mancano i soldi ( pubblici e/o privati ) e la volontà politica. Il progetto degli architetti dell’associazione BALAD è interessante perche si limita a prospettare il recupero di una parte della Costa sud, quella più fattibile . Infatti è quella dove il “risanamento” non comporterebbe espropri massicci di edifici abusivi.
ci sono foto?
Caro punteruolorosso, ho visto i disegni allegati al progetto, visibili su “repubblica Palermo” del 7/06/2017. L’dea è molto interessante ma purtroppo sono poco ottimista. Se hai letto l’articolo avrai notato una discrepanza notevole. I progettisti sostengono “Il Piano di utilizzo del Demanio marittimo,……. in corso di approvazione, può rappresentare una grande opportunità per ricondurre in questa parte di Palermo economia ed investimenti” mentre il nostro sindaco sostiene che tale Piano dell’utilizzo del demanio marittimo ( Pudm) è ….già stato approvato. Ciò significa che per il nostro sindaco i ….giochi sono fatti e tale progetto è bello ma……. il destino della Costa sud è già segnata .
Putroppo il Sindaco Leoluca Orlando si e’ sempre opposto al restyling della costa palermitana da Sant’erasmo che doveva diventare come la Cala all’Acquasanta all’Arenella Palermo tutto Porto oggi dobbiamo fare km per goderci il mare,a a parte la Cala voluta da Cammarata/Bevilacqua per fortuna il resto e’ un fogna a cielo parto,, Leoluca Orlando si oppose a Sant’Erasmo per la sua arroganza prepotenza politica solo per colpire Cammarata come ha fatto con la metropolitana e tante altre opere..
Oggi i turisti li ho visti e sentiti dicono possibile che Palermo citta’ di mare non abbia un lungomare? invece si poteva CONTINUARE il restyling da la Cala al Foro Italica lato mare a Sant’Erasmo….stessa pavimentazione stesse panchine stessi lampioncini…..oggi Sant’Erasmo e’ una fogna a cielo parto puzza cacche che galleggaino grazie alla demenzialita’ politica di Orlando
Fedelidisanta…. Ma dove le trovi certe recriminazioni? Ma di quali riqualificazioni parli.
X france : la Cala non e’ recuperata ? me lo sogno?
IL TAR HA DATO RAGIONE ALL’AUTORITA’ PORTUALE PER IL RESTYLING DEI PORTICCIOLI….VOLUTI DA CAMMARATA CON BEVILACQUA
MA POI LEOLUCA ORLANDO SI OPPOSE E FECE SFUMARE TUTTO….
MA IL TAR HA DIMOSTRATA LA CIALTRONERIA CATTIVERIA DI ORLANDO CHE HA AVUTO TORTO –
IL SINDACO LEOLUCA ORLANDO SI DOVREBBE VERGOGNARE !!!
(ANSA) – PALERMO, 29 GIU 2017 – I giudici della prima sezione del Tar di Palermo (presieduta da Calogero Ferlisi, consigliere Aurora Lento, estensore Roberto Valenti), hanno accolto il ricorso presentato dall’Autorità Portuale, assistita dall’Avvocatura dello Stato di Palermo, dando il via libera al piano regolatore del Porto di Palermo. Tra l’ex sindaco Diego Cammarata e l’autorità portale del tempo, diretta da Nino Bevilacqua, era stata firmata un’intesa per la gestione del porto e anche dei porticcioli turistici. Il sindaco Leoluca Orlando aveva impugnato questa intesa e con una serie di provvedimenti del consiglio comunale è stata rimessa in gioco l’intera gestione delle strutture portuali. Contro tutti i provvedimenti l’autorità portuale diretta da Vincenzo Cannatella ha presentato un ricorso al Tar. Il nuovo piano regolatore dal 2012 si trova all’assessorato al Territorio e Ambiente per avere le valutazioni di impatto ambientale. Più volte la Regione aveva ribadito che si attendeva il ricorso al Tar per potere esaminare il piano. In questa partita tra Autorità Portuale rientra anche la gestione dei porticcioli turistici di Sant’Erasmo, Arenella e Acquasanta. “Costituisce punto non controverso tra le parti il fatto che il porto di Palermo – si legge nella sentenza – sia riconosciuto di rilevanza economica nazionale, con caratteristiche polifunzionali può contemplare anche aree per lo svolgimento di attività peschereccia ovvero turistica e da diporto, e sia stato realizzato sulla base del piano regolatore del porto del 1954, aggiornato nel 1968, nel 1988 con variante che include il porticciolo dell’Acquasanta e, nel 1994, con ulteriore variante che include il porticciolo dell’Arenella”. Inoltre “non risulta che la Regione Siciliana – prosegue la sentenza – che non è parte del presente ricorso ma che è certamente unica titolare del relativo potere, cui compete anche l’approvazione in via definitiva dello strumento programmatorio approntato dall’autorità Portuale di Palermo, abbia mai sollevato innanzi la Corte Costituzionale questione di conflitto di attribuzioni nei confronti dell’Amministrazione statale avverso il decreto ministeriale 2005 che ha fissato i contorni della circoscrizione dell’Autorità Portuale di Palermo, diversamente da quanto, invece, la stessa Regione Siciliana ha ritenuto di operare in relazione al Porto di Messina”. (ANSA).
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MA SAI LEGGERE ? O SEI IL SOLITO
LEOLUCA ORLANDO SI DEVE SOLO VERGOGNARE !!!!
Porti: il Tar dà ragione all’ Authority di Palermo sul piano regolatore
Il presidente Cannatella vince il ricorso contro i provvedimenti Orlando
29 giugno, 22:34
(ANSA) – PALERMO, 29 GIU – I giudici della prima sezione del Tar di Palermo (presieduta da Calogero Ferlisi, consigliere Aurora Lento, estensore Roberto Valenti), hanno accolto il ricorso presentato dall’Autorità Portuale, assistita dall’Avvocatura dello Stato di Palermo, dando il via libera al piano regolatore del Porto di Palermo. Tra l’ex sindaco Diego Cammarata e l’autorità portale del tempo, diretta da Nino Bevilacqua, era stata firmata un’intesa per la gestione del porto e anche dei porticcioli turistici. Il sindaco Leoluca Orlando aveva impugnato questa intesa e con una serie di provvedimenti del consiglio comunale è stata rimessa in gioco l’intera gestione delle strutture portuali. Contro tutti i provvedimenti l’autorità portuale diretta da Vincenzo Cannatella ha presentato un ricorso al Tar. Il nuovo piano regolatore dal 2012 si trova all’assessorato al Territorio e Ambiente per avere le valutazioni di impatto ambientale. Più volte la Regione aveva ribadito che si attendeva il ricorso al Tar per potere esaminare il piano. In questa partita tra Autorità Portuale rientra anche la gestione dei porticcioli turistici di Sant’Erasmo, Arenella e Acquasanta. “Costituisce punto non controverso tra le parti il fatto che il porto di Palermo – si legge nella sentenza – sia riconosciuto di rilevanza economica nazionale, con caratteristiche polifunzionali può contemplare anche aree per lo svolgimento di attività peschereccia ovvero turistica e da diporto, e sia stato realizzato sulla base del piano regolatore del porto del 1954, aggiornato nel 1968, nel 1988 con variante che include il porticciolo dell’Acquasanta e, nel 1994, con ulteriore variante che include il porticciolo dell’Arenella”. Inoltre “non risulta che la Regione Siciliana – prosegue la sentenza – che non è parte del presente ricorso ma che è certamente unica titolare del relativo potere, cui compete anche l’approvazione in via definitiva dello strumento programmatorio approntato dall’autorità Portuale di Palermo, abbia mai sollevato innanzi la Corte Costituzionale questione di conflitto di attribuzioni nei confronti dell’Amministrazione statale avverso il decreto ministeriale 2005 che ha fissato i contorni della circoscrizione dell’Autorità Portuale di Palermo, diversamente da quanto, invece, la stessa Regione Siciliana ha ritenuto di operare in relazione al Porto di Messina”. (ANSA).
A mio parere la Cala e’ bella pero’ con tutta quella immondizia a mare e l’insopportabile puzza di fogna e’ un pessimo biglietto da visita per la citta’. Per cui certa enfasi da parte di qualcuno mi lascia quantomeno perplesso.
il mare della cala è adesso ufficialmente pulito o quasi. lo schifo viene solo dalle latrine delle barche. prima del disinquinamento, la cala era molto peggio di sant’erasmo. qualcuno dice che le basole siano state rubate o rivendute durante i lavori di riqualificazione.
orlando ha molte responsabilità sulla mancata riqualificazione del resto del lungomare?
non lo sappiamo. c’era un piano di maurizio carta, allora assessore di cammarata, diventuto cartastraccia.
bisognerebbe fare chiarezza: ci sono tratti di costa di proprietà della capitaneria, altri della provincia, altri del comune o della regione. ecco perché non si può fare un piano complessivo. forse il tentativo non riuscito di orlando era quello di mettere il lungomare nelle mani di un solo ente, il comune, per evitare conflitti e fare un recupero organico.
il problema è che questo recupero ancora non si è visto. i soldi non ci sono, vanno chiesti all’europa, ai privati ecc. comunque la riapertura parziale del parco di acqua dei corsari è un’ottima cosa.
Si, voglio proprio vedere!